Non sempre tutto è spiegabile razionalmente. Talvolta le cose succedono perché un gruppo di amici vuole che succedano. Questo è ciò che è successo a San Gavino negli ultimi anni. Possiamo far partire la storia da fine 2013 quando, dopo la festa in onore a Simone Farci (detto Skizzo) prematuramente scomparso, gli organizzatori devono decidere in che modo utilizzare la cifra raccolta. Tra le tante idee prevale quella di un murale: una dedica all’amico ma anche un dono per la collettività. Una volta ricevuto il benestare della famiglia e dell’amministrazione comunale si sceglie l’artista: l’amico e compaesano Giorgio Casu.

Qualche mese prima, nel novembre 2013, Marrocu e Pilloni, due storici artisti sangavinesi del Gruppo Artistico Sangavinese, avevano realizzato, presso la storica Casa Museo Dona Maxima, il murale “Civiltà Contadina”.

Il murale “Skizzo”, da sogno, diventa realtà in pochi giorni. È la fine di agosto 2014 , l’opera copre circa 50 mq di parete ed è ben visibile dalla via Roma. L’intera zona di quella che fu piazza Sanna viene strappata al degrado. Alla festa di inaugurazione la popolazione partecipa in massa. San Gavino percorre una strada moderna, nei decenni precedenti la “street art” era catalogata tra gli atti di vandalismo, oggi invece è pura arte e fenomeno di interesse pubblico.

Passa qualche mese e con un’altra raccolta fondi si finanzia un nuovo murale di Giorgio Casu, “Eleonora”, un’opera di oltre 200 mq che prende vita in una posizione simbolo del degrado sangavinese: la vecchia stazione. L’inaugurazione avviene nel settembre 2015.

Dai due successi nascono nuovi progetti: la riqualificazione di piazza Salvo D’Acquisto che ha visto la collaborazione di diverse associazioni come Rip/Art, Kenemèri e Consulta Giovanile. L’arte e il popolo si uniscono creando un movimento che si sostiene grazie alle donazioni: prende vita “Non solo Murales”. Poco dopo è la volta dell’Associazione Partigiani che regala al paese un murale di Del Casino, maestro che ha scritto la storia del muralismo sardo a Orgosolo. L’associazione Stazione Culturale del Medio Campidano recupera Piazza Mameli e il 2015 si chiude in grande spolvero con la piazza della musica dipinta ad arte da Paolo Mazzucco.

Nel 2016 tanti artisti con diverse identità si affacciano nel panorama muralistico sangavinese: dai giovani sangavinesi come Andrea Meli, ai sardi Casciu, La Fille Bertha e Crisa. Ma la svolta arriva con l’inizio dei lavori in via Eleonora d’Arborea che Sergio Putzu fa diventare un museo a cielo aperto realizzando “Su Bixinau de Oristanis”, un’opera che sarà poi migliorata e ingigantita nel 2017. Giorgio Casu realizza il suo terzo enorme murale: Don Chisciotte. E l’anno si conclude con le prime opere di artisti stranieri di fama internazionale come il messicano Spaik e la colombiana Bastardilla a cui si aggiunge il celebre street artist veneto Ericailcane.

Con l’intento di far crescere il movimento e dargli i crismi dell’ufficialità, nasce l’associazione Culturale “Skizzo”. Il 2017 è l’anno della consacrazione, i murales non si riescono più a contare, iniziano le collaborazioni con le scuole e qualcuno fa il bis: Andrea Meli ai giardini pubblici, Sergio Putzu nel suo adorato Bixinau, Casciu dedica un murale a “Sgravel”, Mamblo completa la piazza della musica e celebra Gigi Riva mentre Giorgio Casu regala al paese la sua quarta opera d’arte: Kore.

Il 2017 è l’anno in cui a San Gavino arrivano le ceramiche di Claudia Filigheddu, le pennellate degli artisti sardi Skan, Daniele Pillitu, Pina Monne e degli UndiciSei Squad. Due artisti sangavinesi, Raku e Jana’s esaltano le loro qualità in due splendidi murales nel centro del paese. È poi la volta del toscano Zed1, del ligure MrFijodor e dell’illustratore spagnolo celebre in tutto il mondo Gabriel Moreno. L’anno si chiude col murale dedicato a Tatano Corrias, indimenticato maestro d’arte sangavinese, ideato e voluto dall’associazione culturale Chine Vaganti.

Il 2018 è l’anno delle conferme: prende vita la quinta opera di Giorgio Casu e si conclude dopo ben tre anni di lavori il progetto di Sergio Putzu in “Su Bixinau de Oristanis”. Mauro Patta e Alessio Bolognesi portano la natura tra le pareti sangavinesi mentre gli artisti stranieri Remed, Juan Felipe Cespedes Lopez, Emma Rubens e Valeria Navarrete elevano ancor di più il progetto artistico della cittadina. Non mancano i messaggi sociali: Mamblo continua la sua rivisitazione pop con un murale dedicato a Peppino Impastato mentre Kiki Skipi disegna contro la violenza sulle donne. L’arredo urbano è migliorato dalla riqualificazione dell’ex scuola di via Regina Margherita da parte di Cidrez e Frauu.

San Gavino si apre al mondo e chiunque volesse conoscere meglio e dal vivo le opere che hanno rivoluzionato il paese, può prenotare il “tour dei murales” contattando l’associazione Skizzo al numero 3805249307 oppure alla mail nonsolomurales.sangavino@gmail.com.

A volte i sogni possono sfuggire di mano, l’importante è rimanere sempre i protagonisti. Questa in sintesi la storia dell’associazione Skizzo che ha reso possibile che un paese in bianco e nero diventasse a colori, una rivoluzione simile a quella successa alle televisioni negli anni ’60.