Il murale realizzato da Skan sulla parete che si affaccia in via Trento, è uno dei pochi al quale non è stato dato un nome. L’opera è una rappresentazione pittorica di tre volti umani che si intersecano tra loro e si sovrappongono. Quest’azione porta a una fusione racchiusa da un grande cerchio. Spicca il marchio surrealista tipico dei disegni di Skan, infatti le figure presenti provengono dalla mente dell’artista, dai suoi ricordi e dai suoi sogni esprimendosi in uno spazio indefinito. Nel murale sono state ben mescolate le tecniche classiche e le tecniche contemporanee dando all’opera un carattere peculiare, anche grazie all’utilizzo di colori prevalentemente caldi. La sensibilità personale di Skan ha fatto sì che i personaggi sembrino prendere vita e seguano il visitatore durante il suo passaggio.

SKAN
Emanuele Boi, classe 1988, nato e cresciuto a Cagliari, ha continuato i suoi studi a Milano, dove si è laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Lavora come illustratore e grafico freelance. Dal 2003 si è avvicinato ai graffiti e alla street art. Ha un’impronta surrealista e generalmente la realizzazione delle sue opere è affidata alle bombolette spray tipiche dei writer.

Progetto artistico a cura dell’associazione culturale “Skizzo”.

Galleria fotografica a cura di Dennys Cambarau