In tre anni via Eleonora d’Arborea è diventata un museo a cielo aperto rinominata col suo storico nome di “Su Bixinau de Oristanis”. Il progetto, voluto e creato dall’artista Sergio Putzu, racconta la quotidianità e le tradizioni locali inserite nella civiltà contadina dei tempi che furono. I circa cinquanta murales che occupano ambo i lati degli oltre 100 metri di strada sono stati realizzati in tre fasi diverse: nel 2016, nel 2017 e nel 2018. L’opera è stata realizzata nel rione in cui l’artista è nato e cresciuto. In questi tre anni di lavori, Sergio ha lasciato in “su bixinau” le proprie impronte genetiche e artistiche. Tra i suoi dipinti è infatti possibile scovare personaggi del luogo, la raccolta dello zafferano, il telaio, la vendemmia, il pane e i ricami tipici. Spiccano inoltre il Francobollo di Eleonora e il ritratto di Van Gogh, da sempre sua fonte d’ispirazione. Al progetto hanno collaborato diversi artisti e associazioni locali.

SERGIO PUTZU
Sergio Putzu nasce nel 1951 a San Gavino. Figlio del movimento artistico sangavinese degli anni ’70, Sergio a inizi anni ’90 ha realizzato diversi carri allegorici vincitori del celebre Carnevale Sangavine. Nel 1993 ha realizzato la grande opera esposta nella Chiesa di Santa Teresina. Ha dedicato gli anni 2000 alle sue personali: “Nativi d’America”, “Scurigadroxu”, “Africa” e “Su Ritrattu”. Ha festeggiato i quarant’anni d’arte con la sua mostra più grande “Arrastu”.

Galleria fotografica a cura di Dennys Cambarau